Instabilità e dinamicità lavorativa richiedono al collaboratore una grande organizzazione ed un grande impegno nella conciliazione della vita professionale e vita privata. In particolare, le famiglie con genitori che lavorano hanno difficoltà nella gestione dei figli nei periodi di chiusura scolastica. Solitamente le aziende che cercano di rispondere a questo bisogno in generale adottano due tipi di soluzione che presentano due criticità: - campus aziendali presso la sede di lavoro, una soluzione onerosa dal punto di vista economico e con limiti di logistica nelle grandi città (le famiglie preferiscono lasciare i figli vicini a casa); - convenzioni con campus privati vicino alla sede di lavoro o in giro per la città: soluzione che se da una parte incontra le esigenze di prossimità, dall’altr arisulta spesso poco vantaggiosa dal punto di vista economico (sconti minimi, percezione di basso valore). Chi invece decide di muoversi autonomamente si rende presto conto che l’offerta sul mercato di campus è particolarmente onerosa,(es. a Milano 140-170 euro settimana per figlio) e molto frammentata: è difficile per le famiglie individuare con facilità le strutture disponibili, con posti liberi nelle settimane di interesse. In questo scenario Jointly ha provato a trovare un nuovo modello di risposta ai bisogni delle famiglie sempre grazie agli spunti della rete di aziende e partner. E’ nato così Kidintown.     Kidintown è infatti un servizio nato dall’esigenza di soddisfare un bisogno: trovare una soluzione efficace e meno onerosa, sia in termini economici che gestionali/organizzativi, che ampliasse la possibilità di accedere e prenotare facilmente i centri estivi non residenziali nelle settimane di chiusura scolastica. Di fatto il campus nei periodi di chiusura scolastica è un servizio di cura, ricreativo, di bambini e ragazzi durante il periodo estivo o invernale quando entrambi i genitori lavorano e non hanno possibilità di organizzarsi per coprire l’intero periodo di sosta dall’attività scolastica o non hanno reti familiari per il supporto di cura. I centri estivi non residenziali nelle settimane di chiusura scolastica, così come altri servizi di cura alla persona, incidono in particolare in 3 modi sulla vita del genitore-lavoratore: favoriscono la conciliazione famiglia-lavoro (integrando/completando i compiti di cura mettendo a disposizione la scelta di un servizio) e permettono un risparmio sia in termini economici che di tempo (permettendo sia alla famiglia di lasciare il figlio vicino a casa che di avere accesso a un’offerta diversificata).  
  “Dal tavolo di lavoro, cui hanno partecipato alcune aziende, è stato avviato un progetto con un obiettivo preciso: trovare un nuovo modello di risposta ai bisogni delle famiglie costruito grazie alla rete di aziende e partner Jointly: aggregando la domanda e concentrando l’offerta su una piccola rete di campus accreditati che permettano di ottenere prezzi vantaggiosi.” Spiega Silvia Torselli, responsabile Jointly Kidintown. “Allo stesso tempo è emersa la possibilità e volontà di migliorare l’accesso al servizio, introducendo elementi di innovazione: da qui l’idea di realizzare un portale dedicato. In quest’ottica Kidintown è uno strumento nato per promuovere e sostenere azioni di conciliazione tra vita professionale e vita privata dei dipendenti, con un elevato impatto di work-life balance a fronte di costi contenuti.” Per maggiori informazioni clicca qui