Teatro di impresa, se ne è parlato molto, soprattutto per i temi della emotività, della relazione, dell’occupazione degli spazi, di “presa del pubblico” (in azienda target o cliente), dell’uso della voce  nel parlare in pubblico o in aula. Il teatro di impresa ha lo scopo di unire l'arte e il business applicando le metodologie tipiche dell'arte teatrale in ambito formativo, organizzativo, comunicativo e promozionale all'interno delle aziende. Impiega le tecniche dell'arte teatrale come integrazione e supporto di quelle della formazione tradizionale coinvolgendo e motivando attivamente e piacevolmente i partecipanti in maniera esperienziale, divertente e al tempo stesso molto efficace. Tale metodologia riesce a unire due contesti apparentemente lontani fra loro come il mondo del lavoro, fondato sull'organizzazione produttiva, e l'arte del teatro, basata sulla finzione ludica e creativa. Il form-attore è diventata una figura di successo ma ancora poco utilizzata in azienda. In effetti in scena si evidenziano, soprattutto se il testo è scritto dal personale e se l’azienda ha focalizzato bene l’obiettivo della rappresentazione,  le mancanze, i difetti, il clima che si respira all’interno di una organizzazione, i comportamenti, ecc., i lati positivi per valorizzarli. Teatro e azienda sembrano due mondi incompatibili e invece sempre più l’arte, e non solo il teatro, incontra le organizzazioni non solo per change management, per creatività, innovazioneMa cosa c’entra con il welfare o con il benessere? In realtà molto. Sul secondo punto non ci sarebbe neanche da focalizzare il tema. Partendo dal clima di una realtà organizzativa, di un gruppo di lavoro, la messa in scena delle situazione, la drammatizzazione o la scrittura di una pièce comica fanno rendere consapevoli i protagonisti del loro malessere, come migliorare, e come relazionarsi nel gruppo, con il proprio responsabile, tra manager e potremmo fare molti altri esempi. Per i piani welfare in azienda si è spesso discettato su quanto la comunicazione sia necessaria e come spesso il personale non sia cosciente e non apprezzi gli sforzi fatti da una azienda. Sicuramente se lo stesso personale scrivesse un testo in cui non elenchi semplicemente i servizi offerti in una specie di “rosario laico”, ma racconti l’utilità di questi nella vita personale, nell’ausilio non solo economico, ma soprattutto pratico nella gestione della famiglia, dei propri problemi quotidiani con l’aiuto di persone del mestiere e venisse registrato in un video da trasmettere nella intranet o attraverso i media aziendali a disposizione, sarebbe più facile comprendere l’utilità del welfare e quanto fa un’azienda che i offre questi servizi alle proprie risorse umane. Vuoi saperne di più sul teatro di impresa? Scrivi a fabio.galluccio@jointly.pro