Il 28 Febbraio 2017, è uscito l’e-book Le ragazze con il pallino per la matematica, curato da Chiara Burberi e Luisa Pronzato. Se vuoi sapere di più del meraviglioso universo femminile, questo libro ti porta in un lungo viaggio alla scoperta di tante personalità, di un mosaico rosa dalle mille sfaccettature, attraverso le dichiarazioni e pareri di  moltissime donne di successo o di ragazze all’inizio degli studi o del loro percorso di carriera. Ragazze e donne che hanno messo la scienza, la matematica, l’economia, l’ingegneria al centro della propria vita, nonostante la diffidenza di genitori e professori, statististiche e numeri e in negativo. Le ragazze con il pallino per la matematica racconta l’importanza che per le donne oggi rappresenta avvicinarsi, entrare, studiare nel mondo dello STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) per rompere alcuni stereotipi (chi pensava trent’anni fa che le donne sarebbero diventate astronaute quando alla Nasa le stesse non venivano ammesse alla sala di comando?), ma soprattutto descrive come attraverso la tecnologia e il ragionamento matematico passa spesso la strada della propria realizzazione . La logica, “ la nostra vita è fatta di logica”, lo scomporre i problemi per trovare soluzioni fa parte del grande fascino della matematica che la avvicina peraltro, come molte donne hanno sottolineato , al mondo classico e filosofico. L’incrocio dei due mondi, poi, crea quasi inevitabilmente delle scintille talentuose. Bisogna abbattere l’idea che le materie STEM sono difficili e complesse, ma far capire quanto siano importanti e utili oltre che appassionanti e coinvolgenti. La matematica si può comprendere, capire, sentire , vedere. Come la musica. La matematica governa la chimica, la fisica, e senza di essa le scienze naturali non possono funzionare. Non dobbiamo aver paura delle equazioni che si generano da sole nei momenti più improbabili. Ma è importante per molte donne avere un role model (come peraltro per gli uomini). Alle volte legato alla famiglia, ma anche a grandi personaggi non sempre femminili o che non hanno esercitato una leadership specificatamente al femminile, anche perché nel passato il leader era esemplificato nella figura maschile e solo oggi riusciamo a delineare un nuovo modello. E l’amore per le materie scientifiche nasce dall’aver avuto a scuola grandi Maestri. Nessuno è immune dagli stereotipi e per prima cosa dobbiamo lavorare tutte e tutti sui nostri pregiudizi. “Ho cresciuto i miei figli senza pregiudizi di genere . Le ragazze hanno avuto Lego e biciclette. A mio figlio ho insegnato a piangere”.  “ Talento e merito non hanno genere. Però dobbiamo colmare i gap nelle retribuzioni” Ma per riuscire ad arrivare, la passione, la curiosità sono elementi fondamentali. Capire cosa ci fa brillare gli occhi e intersecare e incrociare vari mondi e culture. “La paura più grande è quella di avere paura” senza inseguire il successo ad ogni costo che può avere anche dei valori negativi, come molte donne hanno sottolineato. In fondo il successo è sentirsi appagati di quanto si è fatto o si sta facendo, rimanendo se stessi. Senza mai sedersi o sentirsi appagate, diventando protagoniste del cambiamento.”