Appena conclusa a Roma la terza edizione del progetto di orientamento Push to Open con il convegno "Il buon futuro: come investire sul lavoro dei giovani per investire sul futuro del paese". Per Bianca di 17 anni PushtoOpen «è stata un’opportunità per prendere confidenza con un mondo che cambia più rapidamente della durata degli studi. Per le aziende invece uno strumento necessario per gestire l’impatto della disruption sul mondo dell’occupazione e trovare candidati adeguati per le posizioni che ricercano». Particolarmente soddisfatto Oscar Pasquali, Capo Segreteria Tecnica Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: «Push To Open dimostra che l’alternanza non solo si può fare, ma si può fare bene». Alla terza edizione del progetto hanno partecipato circa 1.500 i ragazzi di tutta Italia. Nelle tre edizioni sono stati orientati in totale 2.500 giovani di quarta e quinta superiore proveniente da 75 province, grazie alle 25 grandi aziende partner di Jointly tra cui ENI, ENEL, Ferrovie dello Stato Italiane, SEA, Unicredit, Unipol, SACE (Gruppo CDP) e Associazione dei Lavoratori Intesa San Paolo. Durante il convegno è stata presentata anche l’iniziativa #adottaunaclasse, che dà la possibilità a una o più classi degli istituti superiori di accedere a Push To Open grazie alla sponsorizzazione da parte delle aziende partner. L’iniziativa ha l’obiettivo di estendere il programma a livello nazionale coinvolgendo almeno 100 classi entro il 2018. E  i risultati dell’Osservatorio “Universo 18”, sulla visione del presente e del futuro che hanno i diplomandi in procinto di scegliere il proprio percorso formativo e professionale. Push to Open è un programma di alternanza scuola-lavoro interaziendale unico nel suo genere, della durata di 4 mesi, nato per aiutare i ragazzi di quarta e quinta superiore ad affrontare la scelta dell’università e del lavoro futuro. I ragazzi, in questa fase, hanno tendenzialmente le idee confuse e questo li porta spesso a fare scelte sbagliate e, di conseguenza, a delusioni. Grazie a Push to Open viene data loro la possibilità di sperimentare un nuovo modello di orientamento, che li aiuta a capire come valorizzare le proprie predisposizioni rispetto alle opportunità che offre un mondo del lavoro in rapida evoluzione. Le aziende che hanno partecipato a Push to Open hanno messo in condivisione le proprie conoscenze, le testimonianze di giovani manager e i propri spazi dando ai ragazzi una visione ampia e trasversale del lavoro, aprendo loro nuovi orizzonti sulle possibilità occupazionali del futuro e su quali sono i giusti percorsi di studio da intraprendere per raggiungerle.   Quale parametro migliore per capire se questo progetto di alternanza scuola-lavoro funziona se non la soddisfazione dei ragazzi? Il 70% degli studenti che hanno partecipato a Push to Open ha ritenuto utile e fondamentale per le sue scelte future essere entrato in contatto con una visione allargata del mondo del lavoro e il 99% dei partecipanti lo consiglierebbe ad un amico.  “E’ stata un'esperienza bellissima e formativa. Non avrei mai immaginato un modo di lavorare così particolare e innovativo” dice ad esempio un ragazzo che ha preso parte all’ultima edizione.  Una neonata sicurezza dei ragazzi è certo motivo di sollievo anche per i genitori, spesso preoccupati per il futuro dei loro figli in questa società complicata: Mia figlia ha visto mano a mano diramarsi la nebbia sulla scelta del suo futuro scolastico” racconta ad esempio la mamma di una partecipante, aggiungendo poi, “In questi mesi ho visto mia figlia crescere grazie al contributo di questo programma, ora sembra essere consapevole di diverse cose, ma, soprattutto, che la scelta per il suo futuro è solo sua”.