Lo scorso 28 settembre presso la Camera dei Deputati è stato presentato il secondo Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile curato da ASviS, l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Il Rapporto contiene una valutazione degli interventi attuati dal Governo nel corso dell’ultimo anno in campo economico, sociale e ambientale, e propone le politiche da intraprendere nei prossimi mesi, cioè prima della fine della legislatura, e successivamente, per portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile. A mio avviso, questo rapporto sullo Sviluppo sostenibile dà un quadro a varie tinte: positive su alcuni punti come salute, benessere, pari opportunità, ma più fosche quando analizza la povertà, le disuguaglianze e lo sperpero delle risorse naturali. Nel corso dell’ultimo anno è cresciuta nella società e nell’imprenditoria italiana la consapevolezza che solo un’innovazione che guardi simultaneamente alla dimensione tecnologica, all’aumento di produttività e alla riduzione del consumo di risorse naturali può rimettere in moto uno sviluppo economico di dimensioni adeguate e in grado di generare lavoro e reddito adeguato per un’ampia fascia della popolazione. Sicuramente aggiungerei un collegamento, ancora lungi dal verificarsi, tra welfare state, welfare aziendale e welfare territoriale. Incrociando le varie iniziative e i diversi sforzi, di Istituzioni nazionali e locali, le aziende, le società che operano nell’ambito del welfare e terzo settore si può creare un volano, per molti aspetti, non immaginabile, generatore di un’economia del benessere. Fabio Galluccio   Per leggere il Rapporto Asvis clicca qui