“JOINTLY nasce da una serie di incontri su welfare e conciliazione vita-lavoro durante i quali ci siamo resi conto della necessità di mettere a fattor comune le azioni, le attività, i progetti, i servizi e le menti in un portale on line dove scambiarsi opinioni e far incontrare e non disperdere tutte le energie”. Inizia così l’intervista rilasciata a Startup Magazine dai tre soci fondatori di JOINTLY-Il welfare condiviso. Come spiegare cosa è JOINTLY? Semplice. E’ una piattaforma che applica il concetto di sharing economy al mondo del welfare aziendale, ovvero quei servizi finalizzati a migliorare benessere e qualità della vita dei dipendenti di un’azienda. La startup ogni giorno aggrega e mette in rete domanda e offerta di servizi di welfare su tutto il territorio nazionale. Ma come nasce, come cresce, come è organizzata? Francesca Rizzi, Anna Zattoni e Fabio Galluccio, i tre soci fondatori, rispondono alle domande di StartUp Magazine e ci raccontano come sia cambiato siano cambiate oggi le esigenze aziendali e quelle dei dipendenti. Come è nata l’idea di JOINTLY? Chi per primo ha formalizzato il progetto, coniato il nome, messo insieme la squadra? E quali difficoltà iniziali si sono poste? JOINTLY nasce da una serie di incontri del gruppo di lavoro interaziendale su welfare e conciliazione vita-lavoro coordinato da Francesca Rizzi, Anna Zattoni e Fabio Galluccio, i tre soci fondatori. Da quegli incontri ci siamo resi conto che c’era necessità di mettere a fattor comune le azioni, le attività, i progetti, i servizi e le menti in un portale on line dove scambiarsi opinioni e lavorare su progetti comuni. Abbiamo avuto l’intuizione di creare una società che facesse incontrare e non disperdere tutte le energie. Le ultime leggi di stabilità hanno poi offerto ulteriori possibilità di defiscalizzazione, favorendo l’allargamento del mercato di potenziale interesse per i servizi legati al benessere delle persone e delle organizzazioni.  Un tema caldo oggigiorno è quello dell’inconciliabilità della vita di mamma con quella lavorativa. Cosa offre JOINTLY per le donne che non vogliono rinunciare alla propria carriera? Secondo gli ultimi dati forniti dall’Ispettorato nazionale del lavoro sono 25mila le neomamme che si sono dimesse volontariamente in Italia per motivazioni legate alla difficoltà di assistere il proprio bambino (costi elevati e mancanza di nidi) e per l’impossibilità di conciliare lavoro e famiglia. Per fornire una soluzione a queste difficoltà abbiamo ideato diversi progetti, tra i quali spiccano Primi Anni, KidintownCampus estivi residenziali, ma non solo. Primi Anni è una rete di asili nido, centri per l’infanzia, ludoteche, atelier, spazi gioco per bambini da 0 a 3 anni attiva sul territorio nazionale con più di 120 strutture certificate JOINTLY, accreditate secondo criteri di qualità molto alti e distribuite in 22 province. Kidintown è invece una rete esclusiva e selezionata di oltre 90 campus non residenziali, distribuita in 20 città, ed ideata per i periodi delle vacanze invernali o estive dei ragazzi, dove possono praticare sport, giocare, imparare tante nuove attività. Abbiamo poi la rete dei Campus estivi Residenziali dai 6 ai 18 anni, in Italia e all’estero, che offrono una vasta gamma di attività: dallo studio delle lingue, allo sport, alle discipline artistiche, nonché alla possibilità di fare esperienze di volontariato. Parliamo sempre di strutture selezionate in base a criteri di qualità e di affidabilità; marchio distintivo JOINTLY. Tutti luoghi dove i ragazzi giocano, imparano, fanno esperienze formative uniche, in un’unica parola: Crescono. Oltre alle agevolazioni sul prezzo dei servizi offerti, il personale delle aziende nostre clienti ha la possibilità di acquistare tutta questa gamma di servizi attraverso il suo portafoglio welfare presente in piattaforma, nell’assoluta comodità, attraverso un semplice click dal proprio pc o smartphone.  Notiamo clienti di alto calibro per JOINTLY. Come approcciate alle aziende big? Si è creato un passaparola per cui sono loro a contattarvi o vi è una precisa strategia di marketing? Vi rivolgete comunque anche alle realtà medio-piccole? In passato il welfare aziendale è stato per lo più gestito internamente dalle aziende, prevalentemente di grandi dimensioni, così come peraltro prevedeva la normativa poiché vi era una maggiore disponibilità economica e soprattutto vi erano funzioni aziendali che si dedicavano esclusivamente alle politiche sociali. Oggi, la crescente complessità nel far fronte alla domanda di welfare aziendale da parte dei dipendenti, le nuove opportunità e i vantaggi derivati dalla nuova normativa fanno sì che le imprese abbiano tutto l’interesse ad adottare una gestione esterna da parte di operatori professionali specializzati. Le prime grandi aziende clienti come Enel, Eni, Fastweb, Intesa San Paolo, Gruppo Unipol, SACE, SEA-Aeroporti di Milano e Unicredit, hanno scelto JOINTLY sicuramente grazie al valore riconosciuto ai Founder e al team (15 persone ad oggi), che hanno privilegiato soprattutto, al di là dei servizi offerti, il benessere delle persone. Fattore determinante è stato sicuramente l’approccio innovativo nel creare progetti specifici sulla base dei reali bisogni dei propri dipendenti (servizi di aiuto per neo-genitori, formazione per i figli e per tutta la famiglia, supporto a dipendenti caregiver, servizi salva-tempo e molto altro). Per alcuni grandi clienti siamo partiti fornendo servizi dedicati arrivando poi alla creazione di un portale integrato, utile a migliaia di dipendenti, contenente molteplici servizi welfare. Abbiamo iniziato a lavorare sulla riconoscibilità del brand, in un mercato dove vi sono operatori consolidati, spingendo sui nostri elementi distintivi e innovativi di approccio al welfare. Molto importante per JOINTLY è stato sicuramente anche il passaparola positivo dei nostri clienti. Oggi l’attività di marketing e comunicazione è concentrata nel far conoscere ancora di più il valore delle soluzioni welfare per le piccole medie imprese e consorzi di aziende attraverso una piattaforma di welfare semplice, intuitiva e ricca di soluzioni concrete e che siano economicamente sostenibili per loro.  Dove vuole arrivare JOINTLY nel breve periodo? Quali obiettivi per questo 2018 da poco iniziato? JOINTLY nel 2018 vuole continuare ad offrire servizi innovativi per rispondere ai bisogni delle persone in azienda. Grazie al portale sviluppato siamo in grado di semplificare l’esperienza di navigazione dell’utente, rendendo immediato il contatto e la prenotazione o l’acquisto dei servizi. Ci rivolgeremo sempre di più anche alle medie e piccole aziende, lavorando sulla semplicità e sul valore della nostra piattaforma, facendo comprendere che il welfare non solo migliora la vita delle persone, ma è uno strumento indispensabile per la crescita e lo sviluppo delle organizzazioni e dei Territori, grazie anche al nostro lavoro di ricerca e accreditamento dei migliori partner, che sono un pilastro fondante della nostra idea di welfare condiviso. Fonte: Startup Magazine