Sembra difficile legare Frida alle realtà aziendali. Eppure la sua storia, e l’arte che sprigiona da ogni sua opera ci insegnano che la creatività e l’innovazione muoiono nella grigia routine di binari precostituiti; quando ci si arrende alle difficoltà e quando non si entra in contatto con l’altro, con il diverso che è in noi e nel prossimo.

Tematiche su cui riflettere anche nelle organizzazioni , dove spesso si tende ad omologare ed avere “cloni” di se stessi che portano ad un appiattimento e ad una mancanza di idee e progettualità.

''Tutti pazzi per Frida. Come abbia fatto una pittrice messicana disabile morta più di mezzo secolo fa, a trasformarsi in una delle “donne dell’arte” del Novecento, è cosa difficile da spiegare a livello razionale. Il fascino esotico? La sua drammatica storia personale? La sua arte un po’ surreale? Forse tutte queste cose insieme'' 

Così iniziava nel settembre 2017 un articolo di “Io Donna”.

  La figura di Frida Kahlo insieme alla grande fotografa Tina Modotti (le cui vite si sono incrociate), rappresentano per l’epoca e per la vita avventurosa di entrambe, una eccezione tutta al femminile. Amori tormentati dell’una e dell’altra intrecciati con la politica, la rivoluzione e il Messico di quegli anni così intensamente diverso da quello che oggi conosciamo e dove molte donne e uomini si erano rifugiati da persecuzioni politiche, donne e uomini che hanno fatto la storia. Storie di donne che giganteggiano in un universo ancora molto maschilista, anche rispetto ad uomini, pur talentuosi, che sono stati accanto a loro. Figlia di un fotografo ebreo ungherese e di una madre di origini spagnole e amerinde,  Frida è affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomelite. Fin dall'adolescenza manifestò una personalità molto forte, aveva uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale. Un evento terribile, un incidente che le perforò il corpo già inabile  all'età di 18 anni, cambiò drasticamente la sua vita e la rinchiuse in una profonda solitudine che ebbe solo l'arte come finestra sul mondo. Subì 32 operazioni chirurgiche. Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad anni di riposo nel letto di casa, col busto ingessato. Questa situazione la spinse a leggere libri sul movimento comunista e a dipingere. Il suo primo lavoro fu un autoritratto, che donò al ragazzo di cui era innamorata. Da ciò la scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori. Incominciò così la serie di autoritratti.

"Dipingo me stessa perché sono il soggetto che conosco meglio"

Frida Kahlo

Fatta dell'arte la sua ragion d'essere, per contribuire finanziariamente alla sua famiglia, un giorno decise di sottoporre i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore dell'epoca, per avere una sua critica e da lì nacque un amore, costellato da liti furibonde e da grandi passioni. Da quel corpo straziato si è sprigionato l’urlo rabbioso della vita come scrive Pino Cacucci nel suo dolce libro “Viva la vida”. Questo piccolo quadro biografico, racconta la storia di tante diversità di questa grande donna, e di incontri di grandi personalità  (citiamo solo Neruda, Modotti, Trockij), che riescono ad esplodere e ad esprimere il talento nelle varie sfaccettature della vita di ogni giorno.  Jointly lega la diversità al benessere delle persone in quanto non fa sentire soli la donna o il disabile , chi ha diverse estrazioni sociali, etniche, religiose o orientamenti sessuali; convinzioni, opinioni o culture differenti. La filosofia che muove Jointly vuole anzi rimarcare come quest'ultime, interagendo, arricchiscano l’humus di ogni società. Per questo Jointly offre corsi di formazione sulla Diversity e moltissime altre iniziative che vogliono esaltare le peculiarità di ogni singola persona all'interno delle organizzazioni, come portatrice di innovazione. Questo non solo per abbattere i pregiudizi, ma per lavorare su questi temi con azioni concrete,  attraverso una presenza costante  in azienda e sui nostri media on line. Per maggiori informazioni sui corsi sulla Diversity e le iniziative messe in campo da Jointly, Contattaci.