Tema natalizio per questo quinto appuntamento di Ciak, si Gira! Sintesi di un libro-racconto famosissimo di Charles Dickens del 1843; il ''Canto di Natale'' da cui sono state tratte molte opere teatrali, serie TV e, naturalmente, Film.  Uno degli ultimi nel 1999 per la regia di David Hugh Jones, o più recentemente ancora, ‘’A Christmas Carol’’ di Robert Zemeckis, prodotto dalla Disney. Dickens si propone di raccontare come il miglior modo per affrontare e superare i mali sociali sia proprio una rinascita morale dell’individuo. 


Canto di Natale - di Charles Dickens 

Scrooge , un vecchio avaro ed egoista,  non vuole cambiare il proprio modello di vita ne' pensare ad aiutare gli altri, ma proprio alla vigilia di Natale gli si presentano inaspettatamente tre fantasmi: I tre fantasmi del Natale. Questi gli fanno ripercorrere la sua esistenza, il suo avaro ed intangibile presente e gli mostrano anche quello che accadrà nel proprio futuro. L'essere spettatore della sua vita gli fa capire che il suo egoismo e la sua indifferenza hanno causato solo rancore, interrompendo ogni relazione con il prossimo e l'unico modo di rinnovarsi è prendere coscienza di  tutto quello che gli ha provocato uno stato di tristezza, rimediando al proprio passato. Scrooge non si comporta  da super uomo, anzi alla fine ricerca la normalità. Nel corso del ''Canto di Natale'' comprende che deve cambiare; cambiare il proprio approccio ed inventarsi un nuovo modello di vita.
Con l’arrivo dei fantasmi del Natale riscopre l'amore, la felicità, impara ad apprezzare e ad aiutare gli altri

Dagli schermi all'aula: Predisporsi al Cambiamento - Generare Benessere Condiviso

La vicenda del ''Canto di Natale'' ha un significato etico profondo, perché Dickens vuole far capire come, facendo qualcosa nel proprio piccolo, si può arrivare all’annullamento dei mali sociali, ad esempio migliorando il benessere delle persone che ti stanno accanto o favorendone una migliore condizione interiore. Pensiamo ad esempio nelle aziende/organizzazioni quante azioni potrebbero essere messe in campo essere per far “star bene le persone”: dal Welfare Aziendale; alla flessibilità, alla formazione. Dal lavoro agile a quello di squadra. Nella narrazione, entrano fatti storici, come la rivoluzione industriale in Inghilterra, che sconvolge le modalità di lavoro. Oggi la rivoluzione avviene con l’intelligenza artificiale, la robotica, i new media offrendo anche nuove prospettive ed opportunità. Nell’Inghilterra di quegli anni era difficile elevarsi ad un tenore di vita che permettesse di vivere serenamente, anche per una chiusura verso le classi meno agiate.
Nelle organizzazioni di oggi si può fare molto per aiutare le persone e le organizzazioni per conciliare la vita privata e lavorativa, per favorirne lo sviluppo , potenziare le singole capacità, valorizzare le diversità.
Tutto questo naturalmente a patto che non ci si chiuda nelle proprie certezze e nella propria gretta visione legata solo al business di breve periodo; senza considerare la grande ricchezza umana, professionale e lavorativa che ogni singolo individuo ci dona quotidianamente e senza il cui contributo non si otterranno mai  i risultati sperati.  

Buone Feste a tutti da Jointly

Fabio Galluccio

 
Bibliografia e suggerimenti
Un libro che può essere utile a tal fine è “ Nuovi schermi di formazione – I grandi temi del management” di Dario D’Incerti, Massimiliano Santoro e Giuseppe Varchetta, edizione Guerini Associati.