Un conflitto sorge quando le persone hanno opinioni, processi di pensiero, attitudini, interessi, bisogni diversi e trovano difficile adattarsi gli uni agli altri. Quando gli individui percepiscono le cose in modo diverso e non riescono a trovare un accordo, inizia un conflitto. Insieme al nostro partner Mindwork ed alla dott.ssa Paola Arisci vi diamo 4 pratici consigli per capire, analizzare e risolvere le cause dei confitti a lavoro.


Nessuna organizzazione può sopravvivere se i dipendenti sono costantemente impegnati in conflitti.
La gestione dei conflitti nei gruppi di lavoro è infatti fondamentale;  perchè essi causano stress, ansia e insoddisfazione. Divergenze di opinione e discussioni animate sono aspetti inevitabili nella maggior parte degli ambienti di lavoro. Ma il conflitto, se gestito stimola la ricerca di soluzioni creative e apre la mente a nuove prospettive; può rappresentare una fonte preziosa di cambiamento organizzativo e personale.  

Conflitti a Lavoro: effetti negativi...ma anche  positivi!

Sul piano individuale, gli effetti negativi del conflitto riguardano soprattutto lo stress, e si manifestano attraverso sintomi psicologici, fisici e comportamentali.
  • Livello psicologico: incapacità di concentrarsi, aumento dell’irritabilità e difficoltà a rilassarsi.
  • Disturbi fisici: emicrania, insonnia, difficoltà di digestione.
  • Segnali comportamentali: abbandono o evitamento dei rapporti che si sono rivelati conflittuali, isolamento sociale, l’abuso di alcolici e/o tranquillanti.
Il conflitto, come ho già anticipato, se affrontato in modo adeguato può avere effetti positivi:
  • Rafforza il rapporto: ammettere i diversi punti di vista ed essere disposti a mediare consente di rafforzare il rapporto di lavoro.
  • Aumenta la fiducia. Se le persone riescono a risolvere il conflitto è probabile che si fideranno di più l’una dell’altra, apprenderanno che l’altra persona è disponibile al confronto e alla negoziazione.
  • Stimola la creatività e la produttività: la discussione tra pareri diversi apre la strada a nuove prospettive e ci fa uscire dalla propria zona di confort.  Il conflitto efficace è una forma di confronto costruttivo personale di cui l’intera organizzazione può giovarne.
 

Come gestire e prevenire il Conflitto: Sintomi, Prevenzione e Risoluzione

Il conflitto può essere affrontato a livello organizzativo attraverso due strategie di azione:  la prevenzione e la gestione.  La prevenzione punta ad anticipare l'insorgere dell'evento conflittuale attraverso l'analisi degli elementi strutturali dell'organizzazione che rischiano di esserne l'origine. Le strategie di prevenzione puntano a:
  1. Riconoscere le situazioni potenzialmente conflittuali;
  2. Definire i possibili sintomi del conflitto;
  3. Effettuare un monitoraggio permanente.
La gestione mira alla cura del conflitto una volta che esso è in atto attraverso l'analisi degli eventi che lo hanno generato. L'obiettivo è quello di identificare gli eventi all'interno di un episodio e di rintracciare l'effetto di ogni evento sui successivi. Per gestire il conflitto occorre individuare quale tipo di strategia di risposta è più probabile che conduca a risultati costruttivi.  

Come capire quali sono i sintomi del Conflitto sul luogo di lavoro

Osservando il comportamento sul lavoro è possibile cogliere anche i sintomi di un conflitto anche se questo è nascosto e non esplicitato. È importante sviluppare la propria capacità di riconoscere i comportamenti "spia" dell'insorgere del conflitto per decidere se, quando e come intervenire. Il non esplicitare il conflitto  è dovuto al fatto che spesso nelle organizzazioni esso è considerato in modo negativo e quindi penalizzante per chi lo attiva; inoltre, a livello personale, attivare un conflitto vuol dire esporsi e mettere in gioco le proprie convinzioni ed emozioni nei confronti dell'accaduto e ciò, di per sé, non è facile o può essere considerato rischioso.

Le manifestazioni sintomatiche di comportamenti conflittuali sono:

  • Riduzione e peggioramento della qualità di comunicazione.
  • Minore impegno sul lavoro.
  • Minore disponibilità e collaborazione.
  • Riduzione del tempo di lavoro.
  • Attivazione di canali informali di comunicazione ( come per esempio i pettegolezzi).
 

Come risolvere e prevenire i Conflitti a lavoro

Una reazione  efficace del conflitto è quella che prevede l'analisi delle motivazioni alla base della reazione conflittuale dell'altro. Questo permette di  trovare una soluzione condivisa e di rimuovere le cause che hanno generato la situazione conflittuale. L'oggetto della discussione non deve essere "che cosa è successo" ma piuttosto  "perché l'altro si è sentito disatteso, frustrato, contrastato". Questo permette di agire sulle cause effettive identificando nell'altro le sue motivazioni, emozioni e aspettative frustrate invece di reagire istintivamente in maniera aggressiva. Una volta focalizzate le motivazioni,  le emozioni  e le aspettative alla base della reazione conflittuale dell'altro, possiamo identificare una nostra linea di azione che costituisca una risposta personalizzata.  

4 consigli pratici per gestire i Conflitti a Lavoro in modo sereno e costruttivo

  • Predisponiti all’ascolto. Sicuramente non è semplice, eppure, ascoltare è il primo passo per comprendere realmente gli interessi di tutti gli interlocutori ed evitare di esasperare l’eventuale discussione.
  • Cerca  un punto di incontro che sia accettabile per tutte le parti coinvolte. Fare il possibile per trovare un compromesso per compiere passi in avanti nella cooperazione.
  • Presta sempre attenzione al linguaggio. È importante scegliere con cura le parole che si utilizzano in situazioni di conflitto, perché verranno sicuramente dotate di un peso maggiore rispetto a quello che avrebbero in situazioni più serene. Sii breve nella tua esposizione e usa parole semplici e chiare.
  • Gestisci la rabbia. La gestione del conflitto sarà impossibile se gli attori stessi sono arrabbiati, poiché non lucidi, autocentrati e poco orientati all’obiettivo comune. ( consiglio la lettura del seguente articolo https://blog.mindwork.it/gestire-la-rabbia-al-lavoro/)
Nell’immaginario collettivo il conflitto è percepito come un qualcosa di estremamente negativo che spezza l’armonia di un gruppo e introduce divergenze fra posizioni diverse. In realtà i conflitti sono inevitabili ed è importante saperli riconoscere, gestire e mediare in chiave positiva, soprattutto all’interno di un contesto lavorativo.
Articolo scritto e curato dalla Dott.ssa Paola Arisci (psicologa e specialista in consulenza su stress da lavoro correlato, orientamento scolastico professionale e potenziamento delle abilità personali) del nostro partner Mindwork , portale che mira al benessere psicologico delle persone garantendo l’accesso al supporto psicologico via webcam in maniera sicura ed immediata con l’ausilio di psicologi attentamente formati e selezionati. Puoi trovare tutti i servizi di Mindwork anche all’interno della nostra offerta dedicata al benessere della persona. Per maggiori informazioni CLICCA QUI
Bibliografia
Ingrid Hollweck Conflict coaching. Allenarsi ad affrontare i conflitti di tutti i giorni con maggiore fiducia
Guglielmo Bellelli, Raffaella Di Schiena Decisioni ed emozioni. Come la psicologia spiega il conflitto tra ragione e sentimento
www.unirsm.sm