Florence: Film del 2016, con la regia di Stephen Frears e la strepitosa interpretazione di Meryl Streep. Siamo nella New York del 1944, una storia vera, che sembra una fiaba.

Florence: La Trama del film

Florence Foster Jenkins è una melomane facoltosa che si crede dotata per il canto. Fiaccata da una malattia, Florence decide di perfezionare il suo talento con un maestro compiacente, perché marito ed entourage hanno deciso di tacitare la sua mediocrità.

Cantare per Florence non è un capriccio, ma una terapia che le permette di vivere pienamente, ricacciando i fantasmi. Ma quello che doveva essere un passatempo, diventa il desiderio incontenibile di trovare un palcoscenico, anche invogliata da chi le sta attorno. Maestro e consorte si prestano al gioco e l'accompagnano, uno al piano, l'altro in attesa dietro le quinte, sulle tavole celebri della Carnegie Hall. Nella speranza che il concerto non volga in fiasco.

Tutto era già stato detto su Florence Foster Jenkins: il suo desiderio bruciante di diventare cantante, la sua incapacità di cantare, il lavoro accanito per apprendere la tecnica, il silenzio complice del marito, il concerto fallimentare, la sua morte. L’adattamento di Stephen Frears restituisce alla protagonista il suo quadro spazio-temporale, la New York degli anni Quaranta, descrivendo Florence, una donna che ha vissuto una vita fuori norma inseguendo la sua inclinazione fatale, disastrosa e istrionica per l'arte lirica. Il marito e tutto l’entourage, pur di salvaguardare Florence, 'corrompono' i critici e convincono gli spettatori del valore del suo canto. E poco importa se la nota non è quella giusta. Se alcuni reputano Florence inconciliabile con un sistema stabilito di criteri tecnici ed estetici, molti, compreso il pubblico, abbracciano commossi il sogno di Florence, l’ingenuo e puro suo desiderio.  

Dagli schermi all’aula: Il manager coach deve saper valorizzare le risorse senza infingimenti

È un film che si presta a molte tematiche relative alla organizzazione aziendale: quelle del ruolo dei manager e delle mansioni delle persone in azienda. Molto spesso ci ostiniamo a inserire le persone sbagliate in un settore che non ha nulla a che vedere con le aspirazioni e le capacità della persona, ed in questo il manager - o il responsabile - viene molto spesso a contatto con dilemmi di non facile risoluzione: cosa si deve fare deve fare rispetto a persone giudicate mediocri e non adatte a gestire una attività? Cercare di sbarazzarsene, rifilarle ad altri colleghi o cercare di migliorarne e potenziarne le capacità? Insomma, il film Florence ci insegna come un capo-coach, e non soltanto un controller man, può agire e quanto può incidere una formazione ad hoc per riaggiustare il tiro e far intraprendere alla persona altri percorsi professionali. Il manager, insomma, deve imparare a mettersi nei panni dei propri collaboratori o delle risorse gestite per fare in modo che siano esse stesse a dare il meglio ed indicar loro la strada giusta da intraprendere, ma senza illuderle.  
‘'ll cinema e i suoi film entrano spesso nelle aule di formazione. È più d’impatto di un corso, più divertente di un libro, più rapido di uno stage. ll film adatto può darci l’idea giusta, regalarci una consapevolezza. Questa idea, sperimentata personalmente anche dal sottoscritto, con un successo quasi insperato all’inizio del percorso formativo, ha avuto risvolti positivi anche sull’engagement e la motivazione delle persone. Naturalmente i film vanno concordati con ogni azienda, perché si devono proiettare i film che esprimono i valori e le connessioni più coerenti con le finalità e le necessità aziendali” Fabio Galluccio Vuoi confrontarti direttamente con Fabio Galluccio per proporre un progetto su Cinema e Impresa nella tua azienda? Scriv pure alla mail: fabio.galluccio@jointly.pro
Bibliografia e suggerimenti
Un libro che può essere utile a tal fine è “ Nuovi schermi di formazione – I grandi temi del management” di Dario D’Incerti, Massimiliano Santoro e Giuseppe Varchetta, edizione Guerini Associati.