Ogni anno il 7 febbraio ricorre la giornata nazionale contro il bullismo. In Italia il tema è stato affrontato con tante iniziative promosse nelle scuole di ogni ordine e grado, per dire no al bullismo e sì alla costruzione di autentiche relazioni solidali.


Bullismo e Cyberbullismo: i nostri giovani? Sempre più rabbiosi ed aggressivi 

Il bullismo è stato il tema trattato dagli insegnanti di lettere in ogni classe di ogni indirizzo lo scorso 7 febbraio, per rendere protagonisti gli alunni della giornata che il MIUR ha istituito per sensibilizzare al fenomeno la società civile. Ogni giorno in molte scuole si registrano episodi di bullismo e cyberbullismo. Per il Concy (Centro nazionale anti bullismo), un ragazzo su quattro in Italia tra 11 e 17 anni ne è stato coinvolto. Se è vero che i bulli ci sono sempre stati, fa realmente pensare il dato secondo il quale negli ultimi anni si riscontra maggiore rabbia, aggressività, mancanza di empatia. E si abbassa l’età: prima il bullo aveva dai 14 ai 16 anni, ora si inizia già tra i 7 e gli 8 anni. Ma qualche segnale positivo c’è. I ragazzi stessi sono più consapevoli di questo fenomeno e hanno un maggior senso di giustizia: l’85,8% ritiene giusto denunciare un comportamento persecutorio ai propri genitori e insegnanti.  

L'importanza dell'educazione digitale dei ragazzi... ma anche dei genitori

Jointly già dal 2015 ha coinvolto più di 20.000 famiglie con il programma di orientamento Push to Open e uno dei temi più importanti emersi è stata la difficoltà nel supporto dei figli nel corretto utilizzo del digitale. Un tema che è molto legato a quello del cyberbullismo per i pericoli e le insidie che il Web o i Social Network possono nascondere. Per questo abbiamo pensato di lanciare un nuovo progetto che vuole supportare i genitori nella giusta educazione dei propri figli agli strumenti digitali, per conoscerne opportunità o pericoli e che partirà il prossimo 4 marzo:

PUSH TO OPEN ''GENITORI DIGITALI''--->  SCOPRI QUI IL PROGRAMMA E GLI OBIETTIVI 

 

La Legge del 2017 e sue probabili modificazioni 

Dal 2017 c’è già una legge che protegge le vittime di bullismo e cyberbullismo, e che proprio di recente un DDL vorrebbe modificare in alcune sue parti, potenziandone la portata; un provvedimento approvato a larghissima maggioranza dalla Camera dei Deputati (234 voti a favore e 131 astenuti)  che integra e modifica in parte anche il Codice Penale.

“Non ho mai dimenticato il compagno che mi derideva chiamandomi ciccione”: così il Deputato Filippo Sensi, nel presentare il DDL, racconta la sua storia. "Sono stato per tutta la vita e sono - cito - un ciccia bomba cannoniere, un panzone, un trippone, una palla di lardo. Una volta un ragazzino mi gridò: 'Sensi mi fai senso', lo ricordo come fosse adesso"

Una storia, quella dell'Onorevole Filippo Sensi, che potrebbe essere la storia di qualsiasi altro ragazzo o ragazza derisi per il colore della propria pelle, per il proprio aspetto fisico, per il proprio orientamento sessuale, etnia o religione e che ci porta ad una grande battaglia culturale nella società, nella politica e nelle aziende, con le politiche di Diversity & Inclusion che stanno sempre più assumendo importanza strategica anche per il Business. Il nuovo DDL tra le altre cose istituisce un numero di emergenza attivo 24h/24h ed innova l'articolo 1 delle legge del 2017, sostituendolo con il seguente:

"La presente legge è volta a prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo in tutte le loro manifestazioni, in particolare con azioni di carattere preventivo e con una strategia di attenzione e tutela nei confronti dei minori, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, privilegiando azioni di carattere formativo ed educativo e assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche."

Il DDL prevede anche la modifica dell'articolo 4 della legge 71/2017, prevedendo che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentito il Ministero della giustizia - Dipartimento per la giustizia e di comunità, adotti le linee di orientamento che recheranno anche le procedure per prevenire e contrastare il cyberbullismo nelle scuole. Altre modifiche migliorative sono state messe in campo, ma ricordiamo che il Disegno di Legge dovrà adesso passare alla lettura del Senato per la sua approvazione definitiva e successiva ed eventuale promulgazione da parte del Presidente della Repubblica.

Per scaricare il Disegno di Legge approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso 30 gennaio CLICCA QUI