Settimana corta, ferie illimitate, lavoro per obiettivi: la pandemia ha messo profondamente in discussione il tradizionale modello del lavoro basato sul luogo fisico – l’ufficio – e l’orario standard di 8 ore, anche grazie all’adozione di nuove tecnologie.

La principale sfida ora per le aziende è di trasformare la cultura organizzativa, perché indietro non si torna: la maggioranza dei lavoratori [1] non è più interessata al vecchio modello ed è pronta a cambiare in assenza di smart working.  Come fare quindi per garantire engagement e produttività? Qual è il ruolo del welfare in nuovi modelli più flessibili?  Ne abbiamo parlato con Fabrizia Fusco, Head of Compensation & Benefits in TeamSystem.

La pandemia ha cambiato i tempi e le modalità di lavoro: qual è stato il ruolo in questo cambio – o rivoluzione – del welfare aziendale per voi?

Il welfare è stato lo strumento con cui abbiamo cercato di dare un supporto ai nostri dipendenti per migliorare il rapporto tra vita lavorativa e vita privata, il così detto work-life balance, e fornirgli strumenti di supporto per una miglior gestione della vita lavorativa.

Il vostro modello di Wellbeing è basato su smart working e flessibilità: come l’avete costruito e implementato?

Abbiamo introdotto in azienda un nuovo approccio che abbiamo chiamato “Tramsystem Next” in cui abbiamo ripensato al nostro modo di lavorare. Si tratta di un approccio innovativo per interpretare al meglio il nuovo scenario del lavoro, attraverso un modello di organizzazione più flessibile e un ulteriore incremento del work life balance. Più nel dettaglio, è un piano strutturato sullo smart working flessibile, che permette a ogni dipendente di ricorrere in modo autonomo a questa modalità di lavoro fino all’80%. Accanto allo Smart working abbiamo introdotto la settimana corta con il “Light Friday” aperto a tutti i dipendenti con adesione su base volontaria ed infine abbiamo potenziato il welfare.

Ferie illimitate, settimana corta: c’è molta attenzione sugli scenari futuri nel mondo del lavoro. Dalla vostra esperienza, la flessibilità funziona? E paga in termini di soddisfazione e produttività?

Abbiamo avuto un buon ritorno sull’iniziativa del Light Friday, con un’adesione superiore alle nostre aspettative e stiamo avendo dei buoni ritorni da parte delle persone che ne usufruiscono e che apprezzano la possibilità di modulare meglio l’equilibrio tra vita lavorativa e privata sulla base delle loro singole esigenze.

Se dovessi dire una cosa che rende la piattaforma Jointly diversa dalle altre?

Punti di forza di Jointly sono la grande flessibilità che ci sta dimostrando con un forte effort nel cercare dì soddisfare tutte le nostre richieste come azienda, e l’ampia offerta di servizi proposti.

[1] Il 57% in base ai dati del Work Trend Index 2022 di Microsoft

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Anna Zavaritt – giornalista e contributor Jointly