Ora che si avvicina il periodo estivo, la Fase2 rischia di acuire queste difficoltà: le scuole riapriranno solo a settembre, i nonni che nel lungo periodo estivo di tre mesi – unico caso in Europa – normalmente si prendevano carico dei nipoti sono tutt’ora da tutelare per via del virus e molti genitori hanno dovuto smaltire ferie nella fase di lockdown, per cui non saranno liberi durante l’estate. Uno “stress test” del tessuto sociale italiano senza precedenti, che rischia di diventare letale in assenza di un piano d’azione organico e di lungo periodo. Al di là delle misure predisposte dal Governo, la maggior parte dei genitori si aspetta una risposta prima di tutto dall’azienda nella quale lavora. E le imprese sono quindi chiamate a ripensare il welfare aziendale, in un’ottica non solo remunerativa ma anche di supporto e offerta di soluzioni concrete ed efficaci per le persone.