Estratto da Millionaire, 1 marzo 2019 

''Fondare un'azienda richiede cuore, testa, competenze e capitali. Ma a una donna servono doti "atletiche" supplementari per superare il gender gap, che la crisi economica scava sempre più profondamente, in Italia, tra uomini e donne quando si parla di opportunità di carriera,retribuzioni, agevolazioni nell'organizzazione della vita personale e familiare. La conferma arriva dal Gender Gap Index 2018 del World Economie Forum. Nell'ultimo anno, le donne hanno visto peggiorare la loro presenza nei settori salute, istruzione e politica. C'è stato un progresso, ma lieve, nella voce economic opportunity, ma occorreranno 202 anni per ottenere la parità sul posto di lavoro. Intanto, però, c'è chi non aspetta e si dà da fare'' 

 

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Anna Zattoni, Founder di Jointly  «NON PARTITE SENZA UNA RETE  DI RELAZIONI» IL CONSIGLIO IN PIÙ «Non create un'impresa da sole, ma in società con altri. Con qualcuno a fianco ci si dà coraggio e ci si aiuta».

Anna Zattoni, insieme a Francesca Rizzi e Fabio Galluccio, ha fondato Jointly nel 2014, una piattaforma che mette insieme una serie di operatori del terzo settore (associazioni, cooperative) che offrono servizi di welfare aziendale. Da una parte, dunque, aziende clienti che richiedono questi servizi per i loro dipendenti. Dall'altra, una rete di cooperative che li erogano.

«Lavoravo a Valore D e lì ho conosciuto Francesca e Fabio, che in rappresentanza delle rispettive aziende, McKinsey e Tim, coordinavano un tavolo di lavoro interaziendale su conciliazione vita privata-vita lavorativa e welfare aziendale. Insieme, abbiamo intuito che potesse esserci uno spazio di mercato nell'ambito della "condivisione di servizi tra aziende" e in particolare nei servizi di welfare. Abbiamo fondato Jointly come startup a innovazione sociale. I nostri primi due prodotti sono stati il servizio di orientamento universitario ai figli in età da diploma e la rete di campus estivi per i figli delle mamme lavoratrici, cui si è poi aggiunto un terzo prodotto, l'assistenza a parenti non autosufficienti».

 

Oggi Jointly ha 60 aziende clienti e una rete di 110 mila servizi.

«Aver creato una startup avendo già un'esperienza ci ha aiutato molto nel costruirci una rete professionale: il nostro è un business b2b. E anche nella ricerca di capitali. Anche se non è stato facile. Quando io e Francesca andavamo dagli investitori a chiedere finanziamenti ci dicevano: "Ma siete solo voi due?", fino a che abbiamo trovato il nostro primo Angel Investor che ci vedeva lavorare notte e giorno e ha creduto in no

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