L’offerta ideale non esiste, ma ascolto e aggiornamento sono due elementi chiave per definire una strategia di Corporate Wellbeing efficace per mamme e papà al lavoro.
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L’offerta ideale non esiste, ma ascolto e aggiornamento sono due elementi chiave per definire una strategia di Corporate Wellbeing efficace per mamme e papà al lavoro.
Maggior engagement e benessere dei propri collaboratori, ma anche migliore capacità di attrarre talenti. Le iniziative di supporto alla genitorialità sono investimenti in benessere organizzativo e personale.
La frammentazione delle iniziative per il benessere, la loro scarsa misurazione e la mancanza di un budget dedicato sono tra i principali ostacoli che emergono dal Corporate Wellbeing Check-up.
Passare da singole iniziative estemporanee ad una strategia integrata di Corporate Wellbeing richiede l’endorsement del top management e una cultura aziendale improntata all’ascolto e all’innovazione.
Solo il 34% dispone di strumenti per misurare l’efficacia delle iniziative, mentre poco più di una su 10 sa comunicarle ai dipendenti.
Come si costruisce una strategia di Corporate Wellbeing e perché è l'elemento chiave della People Strategy? Ne parliamo con Anna Gioannini.
Una persona su due (42%) ha già cambiato lavoro, o ha intenzione di farlo a breve, motivato dalla ricerca di benessere fisico e mentale (36%). Ma solo un’azienda su due offre servizi integrati di wellbeing.
La normativa europea sulla sostenibilità introduce parametri sempre più stringenti per rendicontare l’impatto anche sociale (la “s” degli ESG) delle aziende. Che però al momento hanno ancora pochi dati e mancano di una strategia integrata. Il risultato? Tante iniziative, poco efficaci. Ma l’analisi di impatto è possibile: il caso del programma Professione Genitori.
Difronte a sfide determinanti per le imprese, come la produttività in calo ma anche un tasso di Engagement dei collaboratori ai minimi storici e un turnover in forte aumento, una strategia a supporto del benessere organizzativo può essere dirimente.