Scopri Jointly Balance: una vera e propria “educazione sentimentale”, che ci aiuta capire ciò che proviamo per dargli il giusto valore.

Jointly Balance è il servizio di supporto psico-relazionale di Jointly dedicato alle aziende che vogliono aiutare i propri collaboratori affinché possano affrontare meglio questioni di natura personale, familiare e lavorativa. La soluzione si articola in percorsi di counseling e contenuti formativi fruibili online con professionisti dedicati al supporto psicologico dei lavoratori e dei loro familiari.

 

Come funziona Jointly Balance?

Dopo una semplice compilazione del form dedicato, il dipendente – coperto da privacy assoluta – si incontra con i professionisti di Modus, società Benefit composta di counselor, psicologi, psicoterapeuti e consulenti aziendali, per un totale di quattro appuntamenti, di cui il primo di orientamento.

Il più delle volte nel colloquio di orientamento le prime battute del dialogo tra un cliente del servizio e il counselor sono simili a quelle seguenti.

“Buongiorno dottore, la ringrazio per la sua disponibilità. Però adesso… insomma io non ho mai parlato con uno psicologo o un counselor o uno psicoterapeuta. Ogni tanto ci penso. Ma, sa, io non è che sono…”

Non si preoccupi. È solo un primo momento di dialogo, per conoscersi e per capire insieme cosa si può fare. Senta, per rompere il ghiaccio, innanzi tutto mi presento”.

 

Step 1: impariamo a condividere i nostri stati d’animo

È normale che ci sia disagio ad affrontare questioni personali, spesso intime, così come è frequente che ci sia scarsa conoscenza di cosa significhi essere aiutati in termini relazionali e/o psicologici. Il colloquio di orientamento è pensato per superare queste difficoltà, e creare un rapporto di fiducia, e per iniziare a far sperimentare il valore e l’efficacia dell’esprimere e condividere in modo garbato, strutturato e sostenibile le proprie emozioni, sentimenti e stati d’animo.  

Nelle vite di ognuno di noi - personali o lavorativi - capita che ci siano momenti di difficoltà, battute d’arresto e problemi da affrontare e gestire. Molte volte c’è bisogno del consiglio di un esperto che ci aiuta; altrettante volte, invece, un vero esperto non servirebbe: sarebbe sufficiente avere il coraggio e la capacità di esprimere cosa sentiamo e come stiamo, ascoltare e ascoltarsi, dare un senso e un valore a quello che proviamo, per poi parlarne e confrontarsi con le persone giuste. 

 

Step 2: impariamo a stare in ascolto, senza vergogna né pregiudizi

Per arrivare a fare tutto questo è necessario avere avuto una vera e propria “educazione sentimentale”, che ci aiuti ad accogliere ciò che si prova, dargli il giusto valore, non vergognarsi, parlarne con altri, nel modo giusto. Cose che non sempre si fanno, a volte perché si pensa siano sintomi di debolezza, altre perché non ci si fida abbastanza dell’altro.

 

Jointly Balance: costruisci le basi della tua "educazione sentimentale"

Ecco che, allora, ci piace pensare che il contributo del counselor di Jointly Balance, da subito e poi nei colloqui successivi, sia soprattutto questo: mettere le basi per una “educazione sentimentale”, perché, come si dice, prevenire è meglio che curare.

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A cura di Modus – partner Jointly